Telefilm sulla
finalità
Prologo
Il protagonista della nostra
serie è l’ingegnere elettronico Enrico Tesla, un neolaureato che non ha ancora
trovato la finalità della sua vita. Il povero ragazzo non ha mai preso una
decisione da solo nella vita; amici e parenti l’hanno sempre condizionato nelle
sue scelte, al punto tale da renderlo dipendente, ma hanno concordemente deciso
di smettere di dargli consigli dopo la laurea. Per questo motivo il
neoingegnere ha iniziato subito a sentirsi vuoto senza un obiettivo.
Puntata 1
La storia comincia in un garage: si
vede l’ingegnere in un angusto locale con strani schizzi progettuali appesi ai muri, attorniato da molti pezzi di metallo e componenti elettronici, intento a programmare sul suo
piccolo computer portatile. Sullo schermo si legge “Progetto Leviatano: la
ricerca di uno scopo”. Enrico sta cercando di programmare un’intelligenza
artificiale che sia in grado di dargli una finalità! Appena stringe l’ultima
vite e collega l’alimentazione elettrica, si sente una voce metallica che,
accompagnata da una miriade di lucine, si presenta “Io sono Leviatano.2020, tu
devi essere il mio creatore, una persona dall’enorme intelletto, sicuramente un
matematico o un fisico!”. Dopo aver fatto qualche respiro profondo, Enrico
spiega brevemente alla macchina i suoi problemi e le chiede aiuto.
Leviatano.2020 impiega un po' di tempo a comprendere la situazione e ad
elaborare, ma, appena scompare la barra che indica il caricamento in corso, Enrico
si sente tirare da una forza immensa, che risucchia perfino la luce, e sviene.
La storia continua con Enrico che
si risveglia sul marciapiede di una strada che gli sembra familiare, ma al
contempo diversa, e si guarda intorno. Su un cartellone vede la foto di una
persona che gli somiglia come una goccia d’acqua, a parte per i baffetti a
trapezio e la divisa militare. Sul poster c’è una scritta “Vincere … e
vinceremo, onoriamo il grande Tesla”.
Il povero ingegnere pensa di
essere finito in coma dopo aver sbattuto la testa, però sente la voce di
Leviatano.2020: “Anche se sei solo un ingegnere, dovresti conoscere la teoria
dei multiuniversi, divertiti in questo mondo!”. Enrico non ha nemmeno il tempo
di riprendersi prima che un manipolo di soldati lo prelevi e lo porti al
cospetto di Iosif Tesla, l’uomo del cartellone. Iosif vuole saperne di più
riguardo a Enrico, dopotutto ha visto nei suoi schermi da Grande Fratello quest’uomo,
che gli somiglia in maniera impressionante, apparire dal nulla. Il giovane
ingegnere elettronico sembra a suo agio, ma un po’ insospettito dal nome che
gli sembra di poter associare a ricordi che non emergono con chiarezza. I due
cercano di raccogliere le idee, capiscono che Enrico è stato trasportato in un
universo parallelo dall’intelligenza artificiale che ha appena creato e
iniziano a conoscersi raccontandosi scambievolmente le storie delle loro vite.
Iosif racconta di essere sempre stato un ragazzino indipendente che aveva un
solo obiettivo nella sua vita: raggiungere le vette del potere! Si era laureato
in ingegneria nucleare e aveva terrorizzato il mondo fino a diventare colui che
di fatto detiene il potere di tutta la Terra, anche se ufficialmente governa
solo la parte occidentale dell’Europa. Iosif mostra a Enrico la capitale della
sua nazione, a prima vista Iosif era apparso un dittatore crudele, ma i
cittadini sembrano essere contenti, vivono in un periodo di pace e prosperità
sotto la nuova “gestione”. Iosif pare essere l’unica persona miserabile: vive
una vita in funzione esclusiva del potere, che non vuole dividere con nessuno, è
sempre all’erta e spaventato che qualcuno possa rubargli la posizione. Non ha
né amici né famiglia. Appena la mente di Enrico comincia a chiedersi se valga
la pena di vivere una vita incentrata sulla finalità del conseguimento del
massimo potere, anche se comporta la conquista di grandi vette, si vede la
forza immensa che risucchia ancora il neoingegnere.
Puntata 2
Enrico si risveglia nuovamente
sul marciapiede di una strada che gli sembra ben conosciuta, ma al contempo
diversa. Stavolta viene aiutato da un uomo muscolosissimo, una guardia del
corpo che protegge un’elegante signora con dei lineamenti che a Enrico sembrano
familiari, così familiari da poter essere i suoi. La signora, anche lei
incuriosita dalla somiglianza, decide di presentarsi. Ella è Miuccia Tesla,
proprietaria di un'azienda di commercio elettronico che gestisce una
piattaforma di vendita su Internet, la più grande Internet company al mondo:
Amaz…ing. Stavolta l’ingegnere capisce subito di trovarsi davanti alla sua
versione in un altro universo, spiega la situazione a Miuccia e i due
cominciano a dialogare. La donna ha sempre avuto uno scopo ben chiaro nella sua
vita: il denaro! Non le interessava né il potere né la fama, solo i soldi, al
punto che aveva incorniciato e custodito con cura la prima moneta guadagnata (di
nuovo Enrico crede di aver letto una storia simile, ma non si ricorda bene dove).
Appena laureata in ingegneria gestionale, Miuccia aveva fondato la sua
compagnia, seguendo un’intuizione innovativa. Da quel momento non era stata più
la stessa, era sempre impegnata nella ricerca di nuovi affari e a controllare
gli andamenti della borsa per guadagnare il più possibile con i suoi
investimenti in azioni. Non aveva tempo da perdere nel vivere una vita vera
mentre rincorreva la ricchezza. Miuccia è una persona avida, tuttavia non
avara: spende molto in beneficenza, e nasconde il suo buon cuore affermando
che sta investendo per contribuire alla circolazione del denaro e a formare
nuovo personale, aiutando l’economia. Di nuovo, appena Enrico comincia a
chiedersi se valga la pena di vivere una vita incentrata sulla finalità dell’accumulare
più ricchezza possibile, anche se consente di compiere molti gesti caritatevoli,
viene risucchiato dalla forza immensa.
Puntata 3
Come nelle puntate precedenti, Enrico
si ritrova ai margini di una strada familiare; la prima faccia che vede è perfettamente
nota, un’altra sua versione. Questa volta il suo viso è posto su un uomo con
una vestaglia di velluto rosso, che esce da una limousine, accompagnato da un
gruppetto di avvenenti modelle. Per la terza volta Enrico si ritrova a parlare
con un suo sosia e ha un’altra vaga sensazione di déjà vu. L’uomo si chiama
Hugh Tesla e il suo fine nella vita è: semplicemente divertirsi! I suoi
genitori avrebbero voluto che diventasse un ingegnere, ma Hugh sapeva bene che
“divertimento” e “ingegneria” possono stare nella stessa frase solo separati da
una negazione! Si era laureato al DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e
dello Spettacolo) e subito aveva riscosso un enorme successo. Era divenuto
facoltoso per i ricchi proventi del suo lavoro nel mondo dello show business,
ma non aveva investito con oculatezza i guadagni e spende moltissimo per
condurre una vita nel lusso, spensierata e piena di adrenalina. Enrico si
chiede ancora se vivere una vita incentrata sulla finalità del massimo
divertimento in modo spensierato, anche se molto allettante, sia la strada
giusta per lui. Immediatamente viene risucchiato dalla forza immensa, ormai si
era quasi abituato.
Stavolta il marciapiede su cui si
risveglia è più che familiare, infatti è proprio quello davanti al suo garage.
Piuttosto scosso, il nostro protagonista si dirige verso Leviatano.2020 finché
non sente la sua voce metallica dire: “Enrico, dobbiamo parlare”.
Epilogo
La serie si concluderà con un
dialogo fra Leviatano.2020 ed Enrico che verrà pubblicato in seguito.
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