mercoledì 1 aprile 2020

Step 4


Finalità nel mito
Quando si pensa ai miti europei, emerge distintamente la figura dell’eroe. L'eroe leggendario classico ha come finalità il raggiungimento della gloria, e in particolare il suo riconoscimento nella popolazione. Pur di ottenerla preferisce una vita breve e memorabile ad una lunga ma ingloriosa, con il motto è meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora. Egli si mostra inclemente verso coloro dai quali subisce ingiustificatamente un torto, ma rispettoso nei confronti dei nemici che implorano giustizia. Un esempio di queste virtù è Achille: era a conoscenza del suo destino, ma non riuscì a subire l’umiliazione di nascondersi di fronte alla battaglia, durante la quale compì gesti eroici decantati millenni dopo.
In altri miti gli eroi possono avere anche altri scopi. Gli esempi sono innumerevoli, tra questi spiccano: Odisseo che, nel suo viaggio durato un decennio, aveva come obiettivo il ritorno alla sua famiglia; Enea, famoso per la sua pietas, accettò l’incarico datogli dagli dei di fondare una nuova Troia in Italia; Giasone e gli altri Argonauti partirono alla ricerca del vello d’oro. Non sono solo gli eroi latini e greci che desideravano morire con onore in battaglia, ma abbiamo molte testimonianze delle credenze vichinghe per cui la maggior inspirazione era raggiungere il Valhalla o il Folkvangr.
Giasone con il vello d'oro
Rappresentazione Valhalla
L'eroe moderno, invece, di propria iniziativa e libero da qualsiasi vincolo, compie uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune. Questo tipo di eroe si può ritrovare anche nella vita reale, per quanto riguarda chi svolge abitualmente attività rischiose, come i vigili del fuoco oppure i medici e gli infermieri in un periodo di pandemia.
Per quanto riguarda la mitologia, nel senso più ampio, si può parlare dei supereroi. È ovvio che tutti questi agiscano per la salvezza di tutto il mondo o di un gruppo, anche nel caso dei cosiddetti “antieroi” che agiscono senza una moralità rigida, ma lavorano sempre per il bene di tutti. In contrapposizione si pone la figura dell’antagonista dell’eroe, detto il cattivo. È ormai un cliché che nel momento in cui l’eroe si trova in difficoltà nella lotta, il cattivo si fermi per spiegare le motivazioni e gli obiettivi che l’hanno portato ad essere malvagio. Le sue finalità sono innumerevoli, tra le quali le più ricorrenti sono: il denaro, il potere o il puro divertimento sadico.

Infine, quando si parla delle finalità nel mito, si può pensare al finalismo e al fato. In moltissime leggende si narra di come sia impossibile scampare alle Parche, anche conoscendo cosa riserba il futuro. Alcuni esempi celeberrimi sono i miti di Narciso, Edipo, l’Iliade e l’Odissea. In tutti questi casi, chi ha ricevuto una profezia, solitamente di morte, fa tutto il possibile per scamparne, ma ottiene il risultato opposto. Tale tipo di mito, infatti, deve far capire che non si può andare contro la volontà degli dei. Questo argomento sarà poi approfondito in un post ad hoc. 

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