giovedì 14 maggio 2020

Step 15


La finalità nei limiti dello sviluppo


Nei primi anni dopo la fondazione, avventuta nel 1968, l'associazione non governativa e no-profit "The Club of Rome" commissionò al Massachusetts Institute of Technology uno studio relativo alle conseguenze della continua crescita della nostra specie sull'ecosistema terrestre, basato su tecniche di simulazione computerizzate.  Tale studio portò alla pubblicazione nel 1972 del primo “Rapporto sui limiti dello sviluppo”, in cui si evidenziava che la crescita economica non avrebbe potuto continuare indefinitamente con le stesse modalità a causa della limitata disponibilità di risorse naturali.
Le finalità del Club di Roma furono diverse: principalmente ci fu quella di capire la problematica dello sviluppo sostenibile a livello mondiale. Da questo studio risulta chiaro che se gli attuali tassi di crescita della popolazione, dell'industrializzazione, dell'inquinamento e dello sfruttamento delle risorse continueranno inalterati, si raggiungeranno i limiti dello sviluppo su questo pianeta entro i prossimi cent’anni. In questo caso, molto probabilmente a quel punto si assisterebbe ad un declino improvviso ed incontrollabile della popolazione e della capacità industriale. Dopo aver realizzato ciò, gli scienziati iniziarono ad effettuare studi previsionali a medio e lungo termine con diversi scenari, al fine di analizzare gli effetti del rapido cambiamento tecnologico in corso. Quando si comprese che sarebbe stato possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilità ecologica ed economica, sostenibile anche nel lontano futuro, il Club di Roma si impegnò a raggiungere altri obiettivi: diffondere i suoi studi nel mondo e cercare di contribuire alla risoluzione dei problemi. I membri del club, quindi, si prodigano per stimolare una discussione sulle possibili evoluzioni sociali e politiche nel futuro in funzione della sostenibilità ambientale delle diverse soluzioni.
Si può affermare che la finalità principale del Rapporto sui limiti dello sviluppo sia stata la ricerca di uno stato di equilibrio globale, progettato in modo che le necessità di ciascuna persona sulla Terra siano soddisfatte e ognuno abbia uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale umano.

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