venerdì 8 maggio 2020

Step 14

La finalità nella cronaca


Soprattutto nell'ambito della cronaca nera, il termine finalità assume aspetti di rilevanza fondamentale. Ad esempio, ogni giorno le forze dell'ordine arrestano persone ritenute responsabili di crimini e in diversi casi si precisa che sono stati commessi reati con finalità mafiose. Tale precisazione costituisce un'importante aggravante del reato, punibile con pene più severe secondo il codice penale, art. 416-bis.
Le finalità dell'azione criminale hanno un ruolo essenziale nel nostro ordinamento giuridico. Le forze di Polizia, oltre ad inviduare i responsabili di un reato, devono indagare a fondo per segnalare alla magistratura anche il movente, ovvero i precisi scopi del misfatto. In ambito giudiziario, si opera una distinzione tra i casi di dolo, colpa e preterintenzione.
Il dolo sussiste quando l’autore del crimine agisce con volontà ed è cosciente delle conseguenze della sua azione od omissione, praticamente un reato compiuto con una finalità ben precisa.
La colpa, invece, sussiste quando l’autore del reato, pur agendo con volontà, non ha preso coscienza delle conseguenze della sua azione. L’evento, quindi, si verifica a causa della negligenza o imprudenza dell’agente stesso causata dalla sua inosservanza di regolamenti o ordini. Quindi il reato è stato compiuto senza uno scopo.
La preterintenzione, infine, è dolo misto a colpa. In questo caso l’autore del reato agisce con volontà, tuttavia egli è cosciente di commettere un reato diverso rispetto a quello che produce. Dunque, le finalità criminali sono presenti, ma le azioni dell’agente non portano a svolgere esattamente quelle, ma comportano il compiere altri misfatti.
Pertanto, si può affermare che esistano delle reali finalità criminali sono nel caso di dolo e preterintenzione. Questo tema si lega al concetto di “movente”, di cui si parlerà in un post ad hoc.




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